Kinki Texas è prima di ogni cosa un pittore dotato di un incredibile istinto per il segno e per il colore. È un’artista veloce, irruento, completamente irriflessivo quando si tratta di distribuire i pesi e gli ingombri sulla superficie della tela e del foglio di carta, ma proprio per questo i suoi lavori posseggono una sorta di primitiva bellezza, un vigore indomito. Il parossismo è certamente una delle caratteristiche dell’arte di Kinki Texas, il quale tende ad acutizzare alcune intuizioni estetiche, frequentando territori visivi estremi, dove prendono corpo terrificanti epifanie e mostruose ibridazioni psichiche. Quello che l’artista di Brema ha chiamato “Kinki Texas Space” diventa così la proiezione di un immaginario in cui si agitano pulsioni ed istinti contrapposti, un laboratorio di proliferazioni immaginifiche, un campo di spavalde sperimentazioni, ma anche un teatro in cui vengono inscenati scontri a fuoco e duelli all’ultimo sangue, violente torture e sadici giochi di dominazione. Kinki Texas rappresenta spesso un mondo cruento, fondato sul conflitto, ma ciononostante estremamente vitale e non privo di risvolti divertenti ed ironici. La violenza, il sesso, l’amore, la morte, il tradimento, la gloria, l’ascesa e la caduta sono ingredienti basilari di ogni storia degna di essere raccontata. Tuttavia, non bisogna dimenticare che quello descritto da Kinki Texas è un universo in cui la realtà è spesso sovvertita, dove le regole sono capovolte, deliberatamente ignorate, bistrattate, trasgredite allo scopo di liberare le energie primarie della visione e dunque di far ruggire il cuore selvaggio del pop, quello vero, antagonista e irregolare che si agita nella sua pittura…
Mostre
Tra le sue mostre personali, si ricordano: 2022,
Ultima Thule - hin und zurück, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I); 2020,
Uncanny Valley, con Jub Mönster, Galerie Kramer, Brema (D),
Video audio disco, Oxholm Gallery, Copenaghen (DK) e
Heroes, Chase Contemporary, New York, USA; 2019,
T2, duo show with Francesco Tricarico, Fabbrica EOS Gallery, Milano (I) e
Rodeorant empty, Galerie Anja Knoess, Colonia (D); 2017,
Mental Shiloh Supper Club, Gallery Alessandro Casciaro, Bolzano (I) e
The Early Kinki Texas Space, Kunstverein Friedberg (D); 2016,
Battlestar Germania, Galerie Gerken, Berlino (D); 2015,
24h Cinema, Oxholm Gallery, Copenhagen (DK); 2014,
Beutekunst, Projektraum Knut Osper, Colonia (D); 2013,
1000 Ponies are not enough, Gallery Goethe, Bolzano (I); 2012,
Sad King Billy, Galerie Martina Kaiser, Colonia (D); 2010,
Cannibale Grande, Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano (I) e
Anti-Anti-Kunst, Cuxhavener Kunstverein, Cuxhaven (D); 2008,
Low, Low, Low Society, Gallery Goethe 2, Bolzano (I) e
Texas Anno Zero, Il Torchio Galleria D’Arte, Milano (I); 2002,
Kinki Texas, Künstlerhaus Mousonturm, Frankfurt am Main (D).
Numerose sono inoltre le partecipazioni a mostre collettive, sia private che istituzionali, tra le quali: 2021,
Who's afraid of orange, pink and blue, Galerie Anja Knoess, Colonia (D); 2018,
Untapped Basel, collezione Famiglia Takashi e
BLITZEIS II, Accrochage, Galerie Anja Knoess, Colonia (D); 2016,
Arteforte, Forte superiore di Nago, Nago-Torbole (I); 2011,
Highlights, Cuxhavener Kunstverein, Cuxhaven (D); 2010,
Psycho Pompös, with M. Zupika, Gdansk City Gallery, Gdansk (PL) e
32. Bremer Förderpreis für Bildende Kunst 2009, Städtischen Galerie, Bremen (D); 2009,
6. Bremer Kunstfrühling, Gleishalle Güterbahnhof, Bremen (D); 2007,
Deviant Art Festival Kunstfestival, Konsthallen Trollhättan, Trollhättan (S) e 2006,
Allarmi 2, Caserma De Cristoforis, Como (I).
Biografia
Kinki Texas è nato nel 1969 a Brema (Germania) dove vive e lavora. Nel 2005 si laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Brema.