Alessandro Casciaro
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Andrea
Facco

Alessandro Casciaro
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Andrea Facco non appartiene a quella generazione di artisti post-concettuali che producono stanche imitazioni di una pittura ormai morta e sepolta (astratta, concreta o figurativa che sia). Non di rado, i suoi lavori sono dimostrazioni di qualcosa la cui realtà mediale non è immediatamente riconoscibile e comprensibile. Gli interessa far entrare l’osservatore dentro il quadro, in un confronto fra macro- e micro-strutture; gli interessa l’intreccio di diversi livelli di riproduzione: da un lato incrocia la realtà dipinta con mondi visivi, dipinti o fotografici, che possiamo incontrare nella realtà; dall’altro viviseziona la superficie del quadro (di un Tiziano, ad esempio) sfidando le nostre capacità percettive fino a trasformare il nostro occhio in un microscopio di precisione. In questo modo ci invita a ripensare le nostre abitudini percettive. La materia sensuale, i residui dei colori e gli scarti prodotti durante la creazione del quadro: la materia colorata nel senso più autenticamente ontologico, e gli avanzi che restano nello studio, sono per lui, e per noi, esperienze legate ai sensi ma anche oggetti legati al pensiero, nella misura in cui richiamano il processo di realizzazione del quadro.

Facco non è lontano da Paolini per l’interesse che nutre nei confronti della costruzione dell’immagine, anche se è incomparabilmente più sensuale, “materialistico”; anche per lui, come per Paolini, lo studio e gli utensili per la produzione del quadro diventano oggetti di pensiero, punti di partenza per una riflessione sull’arte. Tuttavia, il gioco sottile e intellettuale di Facco ruota intorno ad altri artisti, diversi da quelli cui fa riferimento Paolini. Facco è più fortemente indebitato con la modernità, con i ‘falsi’ Morandi prodotti con residui di colore, con la famosa sedia e con gli utensili per pittura di Picasso, con le tracce di colore lasciate sul pavimento da Jackson Pollock e, last but not least, con l’autoritratto di Van Gogh, che lui stesso ha recentemente rifatto. La realtà (e anche in questo risiede l’attualità dell’opera che ha prodotto finora) è sempre realtà percepita. Nell’esperienza consapevole della percezione, diventa realtà riflessa e commentata. Le strategie illusionistiche vengono smascherate, in un esercizio che affina i nostri sensi. Il pittore Andrea Facco ci presenta sempre qualcosa che mette alla prova le nostre abilità percettive, e allo stesso tempo favorisce la nostra disponibilità a riflettere sulle abitudini della percezione, ma anche sul ruolo che la pittura può giocare oggi.
 

Mostre

Tra le principali mostre personali si ricordano: 2019, ULTIMO ATTO, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I); 2018, D’Aprés Filippo De Pisis – GLI EVENTI DEL MINUTO, Il Chiostro arte contemporanea, Saronno (I); 2015, Ignoto, One evening pop-up exhibition, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I); 2014, Lo strano caso di Joan Mitchell, a cura di Alberto Zanchetta, Museo d’arte contemporanea, Lissone (I); 2013, Il Doppio del Gioco, a cura di Peter Weiermair, Galleria Goethe Galerie, Bolzano (I); 2012, Bonjour Monsieur F.- viatico pittorico, a cura di Alberto Zanchetta, OTTO GALLERY, Bologna (I); 2010, Apparenti Circostanze, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Biagiotti, Firenze (I); Diario di Pittura, con Matia Chincarini, a cura di Alberto Zanchetta, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); HAPPY HOUR, con Marco Di Giovanni, Kunstverein Heppenheim (D); 2008, Le cose che pensano, a cura di Laura Barreca, Galleria Biagiotti, Firenze (I); Waiting for Beijing, a cura di Luca Beatrice, Galleria Boxart, Verona (I); 2007, One World One Dream, work(s)-in-progress exhibition, NY, Arts Beijing- Space/Project Room, Beijing (RC); 2006, Escodentro, testo a cura di Luigi Fassi, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); 2005, Room with a view, a cura di Lynn Gumpert, Grey Art Gallery, New York City (USA); 1998, Pelle-universo, a cura di Moreno Danzi, Galleria RED ZONE, Verona (I).
 
Numerose, inoltre, le partecipazioni a mostre collettive, tra le quali: 2022, Ossimori, Rocca Di Umbertide – Centro Per L’arte Contemporanea, Umbertide (Perugia) e Kromya Art Gallery, Verona (I); La montagna. Linguaggi, immagini e tempo dall’Ottocento ai giorni nostri, Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno (I); 2021, 141 - Un secolo di disegno in Italia, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (I); 2019, PASSIONE. 12 progetti per l’arte italiana, Fondazione VAF, MART, Rovereto (I); 2018, ANIMALI METALLICI, Casa d’Arte Fortunato Depero, MART, Rovereto (I); Art-in-Studio / meet the artists, a cura di URBS PICTA, Verona (I); 2017, MINIMA SILLOGE, a cura di Alberto Zanchetta, Museo d’arte contemporanea, Lissone (I); CARTA CANTA, Il Chiostro arte contemporanea, Saronno (I); Postcarts pop-up shop, a cura di My Home Gallery, Verona (I); 2016, 2x10, Dieci artisti per vent'anni di Boxart, Verona (I); Kaleidoscope, Saronno (I); 2015, Convivium, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I); 2014, La guerra che verrà non è la prima, MART Museo d’Arte contemporanea, Rovereto (I); Muse inquietanti, Galleria Goethe Galerie, Bolzano (I); IL COLLASSO DELL’ENTROPIA/ZWEI, Museo d’arte contemporanea, Lissone (I); Imago Mundi, di Luciano Beneton, Collezione Fondazione Beneton, Treviso (I); Schermi delle mie brame, La Triennale di Milano e Fondazione 107, Torino (I); 2013, Andata e ricordo. Souvenir de voyage, MART, Rovereto (I); Videoart Yearbook, a cura di Renato Barilli, FaMa Gallery, Bologna (I); (P)Arerga & (P)Arlipomena Della (P)Pittura, a cura di Alberto Zanchetta, Bonelli Arte Contemporanea, BonelliLAB, Mantova (I); Antologia di un progetto, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); 2012, Italian Genius Now Brasil, a cura di Marco Bazzini, prodotta dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci Santander Cultural, Porto Alegre (BR); Al di là della pittura, a cura di Angela Madesani, Il Chiostro arte contemporanea, Saronno (I); BO-Hème, by Luigi Mastrangelo, a cura di Alice Rubbini e Franck Pallotta H2O AtrSpace, Bologna (I); 2011, {to} Puzzle, a cura di Alberto Zanchetta, OTTO GALLERY, Bologna (I); Percorsi riscoperti dell’arte italiana nella VAF- Stiftung 1947-2010, a cura di Gabriella Belli e Daniela Ferrari MART, Rovereto (I); La pierre de la folie, a cura di Alberto Zanchetta, “Dolomiti contemporanee”, Sass Muss – Sospirolo, Belluno (I); Prospero’s Films, Galleria d’Arte Mod. e Cont., Repubblica di San Marino (RSM); L’angolo obliquo, a cura di Alberto Zanchetta e Flavia Fiocchi Galleria EFFEARTE, Milano (I); 2010, 11° Premio Cairo, a cura di Luca BeatricePalazzo della Permanente, Milano (I); Il Mondo in presenza di cose, a cura di Alberto Zanchetta, Spazio Culturale Combo, Perugina (I);  Round Robin: Girone all’italiana – round #3, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); Scherz, Satire, Ironie und tiefere Bedeutung, a cura di Peter Weiermair, Kunstverein Augsburg (D); Round Robin: Girone all’italiana – Player Playing, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); 2009, Nella Luce di Morandi / Im Licht von Morandi, a cura di Peter Weiermair, Galleria Goethe Galerie, Bolzano (I); MERCHANDISE, a cura di Roberto Borghi, Il Chiostro arte contemporanea, Saronno (I); Shooting Martinetti. Le parole del Futurismo, a cura di Debora Ercoli e Flavia Fiocchi, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); Italian Genius Now. Back to Rome, a cura di Marco Bazzini, prodotto dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Museo MACRO FUTURE, Roma (I); 2008, Tina B. The Prague Contemporary Art Festival 2008, Billoboard Text Art, Galleria Vernon, Prague (CZ); Italian Genius Now, a cura di Marco Bazzini, prodotto dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Korean Design Center di Seul, Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, al Xue Xue Institute a Tapei, ed al Travancore Place di New Delhi (IN); Premio Agenore Fabbri, a cura di Fondazione VAF in collaboration con Mart, Stadtgalerie, Kiel e Kunstlerhaus, Graz (A); The word is yours, a cura di Margherita Salmaso e Chiara Zizioli, Fabbrica Borroni, Bollate, Milano (I); Folded, Glued & Printed, Transition: Curators Edition, a cura di Steven Paige, Newlyn Art Gallery, Penzance (UK); Board, Festival Videoarte II° edition, a cura di Valeria Grimaldi, Castello Svevo, Termoli, Campobasso (I); 2007, Premio Agenore Fabbri, a cura di Fondazione VAF in collaboration con Mart, Palazzo della Permanente, Milano (I); Small is Beautiful, a cura di Peter Weiermair, testo di Bettina Schmitt, Ursula Blickle Stiftung, Kraichtal-UO (D); Italian Genius Now, a cura di Marco Bazzini, prodotto dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Museum of Fine Arts, Hanoi (Vietnam) e White House, Singapore White lab, a cura di Giulia Allegri, agenzia04, Bologna (I); Turn love to video, di Christian Rainer, a cura di Marcello Carriero, Venice Videoart Fair, Venezia/San Servolo (I); The true mEn show, a cura di Chiara Pilati, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Castel San Pietro Terme, Bologna (I); Ghost Trax, a cura di N!03 microgallery, Pad – Pay and Display, Verona (I); 2006, Quaranta per Quaranta, a cura di Sebastiano Zanetti, Pad – Pay and Display, Verona (I); Ghost Trax, a cura di K. Andersen, M. Mariano, C. Rainer, N!03 microgallery, Milano (I); 2005, Bologna Contemporanea, a cura di Peter Weiermair, GAM, Bologna (I); Stepping Ahead, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); Quotidiana05, a cura di S. Schiavon, V. Baradel e G. Bartorelli, Museo Civico al Santo, Padova (I); Aural sculpture[s] I, II, III, a cura di Koma’ Gallery, Sanremo Pollino Music Festival Amnesiac Art Home Gallery, Potenza (I); Otto : 3, a cura di Walter Guadagnini, Otto Gallery, Bologna (I); 2004, Europa in venti giorni, a cura di Luigi Fassi, Galleria Cesare Manzo, Pescara (I); Small treasures, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I); Me without you, a cura di S. Becagli e F. Mascagni, Galleria Biagiotti Progetto Arte, Firenze (I).

Biografia

(Verona, 1973)

Dopo avere frequentato l’Accademia di Belle Arti a Bologna ed essersi diplomato con Concetto Pozzati nel 2000, nel 2005 viene invitato da Peter Weiermair, allora Direttore della GAM di Bologna, a partecipare alla mostra Bologna Contemporanea, una mostra sugli ultimi trent’anni di pittura in ambito bolognese, in quanto ritenuto uno dei giovani pittori più promettenti in ambito internazionale. Nello stesso anno espone Room with a view a New York presso la Grey Art Gallery – New York University Museum, l’anno successivo Escodentro presso la Galleria Biagiotti Progetto Arte di Firenze; nel 2008 Le cose che pensano, presso lo stesso spazio, e a coronamento di un lungo soggiorno in Cina nel distretto di Chaoyang, inaugura l’esposizione Waiting for Beijing, a cura di Luca Beatrice, a Verona presso la Galleria Box Art. Il suo lavoro si concentra sulla Pittura come oggetto da analizzare: il soggetto non è solo l’immagine rappresentata ma anche la modalità di rappresentazione. Destreggiandosi tra immagini che ci circondano quotidianamente, realizza lavori eterogenei adottando e adattando il medium pittorico a seconda delle proprie intenzioni intellettuali. Tra le mostre personali più recenti ricordiamo: Il Doppio del Gioco, a cura di Peter Weiermair, Galleria Goethe, Bolzano (2013); Lo strano caso di Joan Mitchell, a cura di Alberto Zanchetta, Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (MB) (2014) e Ignoto, a cura di Daniela Ferrari, Galleria Alessandro Casciaro e Centro Culturale Trevi, Bolzano (2015). Ha esposto a Praga (Repubblica Ceca), Kiel (Germania), Graz (Austria), Pechino (Cina), Singapore, Hanoi (Vietnam), Seul (Corea), Tokyo (Giappone), Nuova Delhi (India), Porto Alegre (Brasile), e in Italia al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, al MACRO di Roma, alla Fondazione Stelline di Milano, al Museo della Permanente di Milano, al MART di Rovereto, alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, alla OTTO Gallery di Bologna. Sue opere sono acquisite dalla Fondazione VAF di Francoforte (Germania). Nel 2018 è stato insignito del Premio Internazionale Aldo Tavella. Nel 2019 è presente con l’opera the floor of J. Pollock’s studio alla mostra PASSIONE, 12 progetti per l’arte italiana nella sezione “MATERIA”, al MART di Rovereto.
 
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